Tutti i diritti riservati. Riproduzione anche in parte del contenuto solo su autorizzazione esplicita.
Entrate per la porta stretta,poiché larga è la portae spaziosa la viache mena alla perdizione,e molti son’ quelli che entrano per essa.Stretta invece è la portaed angusta la viache mena alla vita,e pochi son’ quelli che la trovano.
Era una di quelle sere in cui ti senti molle dentro.Chi va in montagna mi ha capito al volo.Questa sensazione ti salta addosso a tradimentodopo una lunga giornata di cammino che haitrascorso gettando lo sguardo oltre i lontani monti,parlando poco e sentendo tutti i silenziche ti avvolgono, facendoti scoppiare il cuorecon il loro fragore.
Ora non chiedo più che voglia amarmi,né, cosa incredibile, che mi sia fedele:voglio guarire, liberarmi di questo male orribile.Ascoltatemi, dei, per l'amore che vi porto!
Da qualche parte ho letto che in definitivauno scrittore scrive sempre lo stesso libro. Il piccolo grande libro della propria vita Girala e rigirala come vuoi, ma alla fineuno ripete sempre la stessa cosa che gli frulla in testa o che sente dentro,magari ogni volta cambiandogli solo il vestito,dandogli appena appena una sbiancatina.
Guai agli spensierati di Sione a quelli che si considerano sicurisulla montagna di Samaria!Essi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divanimangiano gli agnelli del gregge.Ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano,perciò andranno in esilio in testa ai deportatie cesserà l’orgia dei buontemponi.
Dedicatoa tutte le personeche ho amato.A modo mio.
Chiedo scusa al mio “collega” di penna Emile Zolaper aver plagiato il titolo di un suo celebre romanzo.Qui però non si parla della guerra franco-prussiana,qui si parla della disfatta degli animi di uomini e donne,che ho avuto l’avventura di incontrare in vita mia,sconfitti dalla durissima battaglia quotidiana dell’esistere.Eppur, io, “ancor non me despero”.
A volte Diouccide gli amantiperché non vuoleessere superatoin amore.(Alda Merini)
Andai nei boschiper vivere in profonditàe succhiare tutto il midollo della vitae non scoprire,in punto di morte,che non ero vissuto.Henry David Thoreau
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Era una di quelle sere in cui ti senti molle dentro.Chi va in montagna mi ha capito al volo.Questa sensazione ti salta addosso a tradimentodopo una lunga giornata di cammino che haitrascorso gettando lo sguardo oltre i lontani monti,parlando poco e sentendo tutti i silenziche ti avvolgono, facendoti scoppiare il cuorecon il loro fragore.
Ora non chiedo più che voglia amarmi,né, cosa incredibile, che mi sia fedele:voglio guarire, liberarmi di questo male orribile.Ascoltatemi, dei, per l'amore che vi porto!
Da qualche parte ho letto che in definitivauno scrittore scrive sempre lo stesso libro. Il piccolo grande libro della propria vita Girala e rigirala come vuoi, ma alla fineuno ripete sempre la stessa cosa che gli frulla in testa o che sente dentro,magari ogni volta cambiandogli solo il vestito,dandogli appena appena una sbiancatina.
Guai agli spensierati di Sione a quelli che si considerano sicurisulla montagna di Samaria!Essi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divanimangiano gli agnelli del gregge.Ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano,perciò andranno in esilio in testa ai deportatie cesserà l’orgia dei buontemponi.
Dedicatoa tutte le personeche ho amato.A modo mio.
Chiedo scusa al mio“collega” di penna Emile Zolaper aver plagiatoil titolo di un suo romanzo.Qui però si parla delladisfatta degli animi di uominie donne, che ho avutol’avventura di incontrare,sconfitti dalla durissimabattaglia quotidiana dell’esistere.Eppur, io, “ancornon me despero”.
A volte Diouccide gli amantiperché non vuoleessere superatoin amore.(Alda Merini)
Andai nei boschiper vivere in profonditàe succhiaretutto il midollo della vitae non scoprire,in punto di morte,che non ero vissuto.Henry David Thoreau
SI INFORMA I GENTILI VISITATORI CHE TUTTE LE STANZESONO DOTATE DI TELECAMERE CON SISTEMA DI VIDEO REGISTRAZIONE